mercoledì 4 febbraio 2015

Quattro chiacchiere con: intervista a Silvia Mazzetti

Questa settimana abbiamo fatto qualche domanda a Silvia Mazzetti, giovane navigatrice che nell'ultimo anno ha affiancato sul sedile di destra Stefano Albertini nel Peugeot Rally Junior Team ufficiale. L'equipaggio ha disputato le gare del CIR con una Peugeot 208 R2 con la quale ha battagliato fino all'ultimo giungendo infine al secondo posto sia nel Campionato Italiano Junior che nel Campionato Italiano riservato alle vetture R2.
Come è consuetudine abbiamo rivolto a Silvia le nostre famose 10 domande ed ecco cosa ci ha risposto.






 
1- Di tutte le auto in cui sei salita quale ha un posto d'onore nei tuoi ricordi e perché?
S- La Peugeot 208R2 perché è la vettura che mi ha accompagnata nella mia avventura da ufficiale, è piccola ma se sfruttata al 100% ti permette di andare molto forte e mi ha regalato delle grandi soddisfazioni.
2- Cosa significa per te essere una navigatrice? Che qualità devono contraddistinguerla?
S- Essere navigatrice fa parte di me e della mia vita, credo che un buon copilota debba avere molte qualità, le più importanti: l'organizzazione, la precisione, il sangue freddo, e nel caso delle donne essere un po' "maschiacci" e non aver paura di sporcarsi le mani. 
     
3- Il fondo che si trova nelle Marche risulta essere molto duro e compatto al punto che a volte si possono trovare i segni delle gomme nelle zone di frenata. Cosa pensi di questo fondo particolare?
S- Ho avuto il piacere di correre al rally dell'Adriatico nel 2014, è un rally su terra atipico proprio per il suo fondo particolarmente duro, questo ti permette di adottare uno stile di guida più pulito che si avvicina a quello da asfalto.
4- Negli ultimi anni si è visto un aumento notevole di donne sul sedile di destra. Secondo te perché?
S- Non credo che ci sia una motivazione in particolare, i motori da sempre affascinano anche le donne, e quelle che decidono di cimentarsi in questo sport in genere sono molto determinate.
5- Qual'è stata la prima gara su terra a cui hai partecipato? Quali sono state le tue prime sensazioni su questo fondo dall'interno dell'abitacolo?
S- La mia prima gara su sterrato è stata la Liburna ronde del 2012, con la terra è stato amore a prima vista, ti fa vivere quelle emozioni che sento nei racconti dei rally di una volta, oggi giorno soprattutto sull'asfalto si cerca di guadagnare in ogni modo anche un piccolo decimo a discapito dello spettacolo, la terra invece per sua natura ti porta a quei traversi che divertono sia noi che siamo in macchina che il pubblico.
6- Hai mai avuto la tentazione di sederti al posto di guida e provare? Quando guidi come ti reputi?
S- Ci ho provato e mi sono divertita tantissimo, ma ho dovuto ammettere a me stessa che non sono molto veloce, difatti anche in macchina tutti i giorni sono molto tranquilla, peraltro mi infastidisce quando viaggio con qualcuno che pensa di essere "Loeb", i rally mi piace farli con il casco in testa.
7- Quale prove dell'Adriatico è secondo te la più bella e perché?
S- Se non mi ricordo male la Castel S.Angelo, mi pare che fosse la più lunga con dei cambi di ritmo che la rendevano più difficile rispetto alle altre ma anche molto tecnica.
8- Si dice che ogni sport insegni determinati valori alle persone che vi si avvicinano, secondo te con i rally quali valori si possono insegnare?
S- I rally ti insegnano sicuramente molto, se si vogliono ottenere i risultati migliori bisogna imparare a lavorare in squadra e fidarsi al 100% della persona che hai al tuo fianco, se devo dare un nome a questi valori direi fiducia e rispetto prima di tutto.
9- Cosa prevedono i tuoi progetti per questa stagione 2015?
S- Al momento nulla di definitivo, spero di poter fare tesoro della bella esperienza da ufficiale sfruttandola con un programma nell'ambito del campionato italiano.
10- Cosa ti piace delle Marche e dei marchigiani? E' una regione in cui ti piacerebbe vivere
S- Fosse per me sarei perennemente in vacanza, mi piace avere la valigia in mano e viaggiare di continuo, vivere per un periodo nelle Marche non mi spiacerebbe affatto, c'è il mare, le colline di cui si può godere una splendida tranquillità e dei paesaggi mozzafiato, e non per ultima una buona cucina cosa che apprezzo particolarmente.
Ringraziamo Silvia per il tempo che ci ha concesso nel rispondere alle nostre domande e le auguriamo di cuore che anche la stagione 2015 la veda protagonista nel CIR con un team al top lottando per la vittoria. Noi la attendiamo volentieri a bordo strada nella nostra terra marchigiana pronti a fare il tifo per lei!

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