mercoledì 28 gennaio 2015

Quattro chiacchiere con: intervista a Guido D'Amore

Nell'attesa di poter ritornare a bordo strada ad incitare i nostri amici e beniamini nel campionato tricolore abbiamo rivolto qualche domanda al bravissimo e simpaticissimo Guido D'Amore. Oggi navigatore di Umberto Scandola con il quale ha vinto il campionato italiano nel 2013 (Skoda Italia) e ieri navigatore di grandissimi piloti come Gigi Galli, con il quale ha corso nel WRC, Andrea Navarra e tantissimi altri.
Gli abbiamo fatto 10 domande che non possono non parlare anche delle nostre gare di casa e della nostra regione e lui ci ha risposto così.





 
1- Anche quest'anno il CIR vedrà cimentarsi gli equipaggi con 5 gare su asfalto e 3 su terra. Nel mondiale corrono invece quasi sempre su fondi a scarsa aderenza, secondo te è anche per questo che non abbiamo giovani piloti pronti per il WRC? 

G- Il problema non e' piu' o meno gare su asfalto o su terra in Italia ma principalmente il budget, sostenere una stagione di mondiale costa molto e non tutti i ragazzi si possono permettere delle cifre cosi' importanti, in piu' per incominciare ad andare forte ci vogliono almeno due / tre anni e diventa davvero sostanziosa la cifra.

 
2- Il rally è uno sport in cui c'è molto contatto tra i protagonisti come te e i fan, non ci sono barriere insormontabili o reti che tengono le persone lontane dai loro piloti e navigatori preferiti. Quali sono secondo te i punti di forza di questa vicinanza equipaggio/appassionati in questo sport? 
G- Il bello dei Rally e che' piloti macchine e spettatori sono a stretto contatto sia in prova che durante un parco assistenza ( parlo per il nostro piccolo campionato italiano) e speriamo che si mantenga cosi' alla buona.
3-A volte dalle interviste fatte a piloti e navigatori si riesce a capire che alcuni non sempre sono entusiasti di correre nelle Marche perché le prove pur essendo molto belle hanno un fondo liscio e duro che permette di raggiungere velocità notevoli. Qual'è la tua opinione? 

G- Qua mi prendi nel cuore....io adoro particolarmente rally dell'Adriatico amo la sua velocità il suo  fondo e le sue prove,  ho dei ricordi bellissimi ed è stata la prima gara vinta sulla terra con Umby, personalmente non ho mai sentito piloti dire è' una gara che non mi piace.


4- Si dice che ogni sport insegni determinati valori alle persone che vi si avvicinano, secondo te con il rally quali valori si possono insegnare? 

G- Il rally insegna il gioco di squadra perche' in  nessun altro sport ci si affida letteralmente la vita l'uno con l'altro e questo è una grande lezione.....lealtà e sportività sono parola d'ordine per tutti i fans che ci seguono,visto che a fine giornata siamo tutti insieme a brindare.


5-Qual'è stata la prima gara su terra a cui hai partecipato? Quali sono state le tue prime sensazioni sentendo come si muoveva la macchina su questo fondo? 

G- La prima gara su terra era troppo importante...una finale di trofeo 500 per altro stavamo andando forte ma la nostra inesperienza a fatto si che l'abbiamo messa sul tetto.... Alche' i primi tempi non amavo la terra ma dopo un po di esperienza la terra rimane uno dei miei fondi preferiti.


6-Quello che un po' tutti si chiedono è se durante i trasferimenti piloti e navigatori conversino su vari argomenti (come due amici che si fanno un viaggio in macchina) oppure ognuno in silenzio si concentra in attesa della PS? 

G- Io chiaramente parlo per me e Umby, a fine di ogni speciale una volta fatte le  nostre cose di routine spesso e volentieri parliamo del piu' o del meno un po' com'è andata la speciale un po' il da farsi come set up ecc.


7- Quale prove dell'Adriatico è secondo te la più bella e perché? Anche le prove che non si fanno più. 

G- Come ti dicevo prima l'Adriatico è una gara che amo particolarmente e faccio fatica a dare la preferenza a una prova piuttosto che ad un'altra, a me piacerebbe avere due rally dell'Adriatico in una stagione...


8- Quest'anno sarai al via del CIR sempre con Umberto? Riuscirete ad avere in tempo la nuova Fabia R5? 

G- Al momento da parte di Skoda non ci hanno dato date certe per l'arrivo della R5, noi speriamo che arrivi al piu' presto.


9- Correre nel mondiale ti avrà sicuramente fatto maturare nuova esperienza in ambito agonistico, cosa ti porti di questo bagaglio anche oggi? 

G- Correre nel mondiale mi ha insegnato molto, ho avuto la fortuna di avere colleghi che mi hanno insegnato moltissimo. Il primo è stato Herve' e in un secondo momento Daniel mi sono sempre stati vicini sia in gara che al di fuori, è stata una bellissima esperienza, formativa dal punto di vista professionale e umano.


10-Cosa ti piace delle Marche e dei marchigiani? E' una regione in cui ti piacerebbe vivere? 

G- Le Marche le adoro, per i loro posti incantevoli, spesso e volentieri scendo nelle Marche per fare qualche giorno di vacanza e per il tipo di passione che ho e' un posto incantevole.

Anche questa volta siamo giunti al termine della nostra intervista a Guido D'Amore, lo ringraziamo per il tempo che ci ha concesso e lo aspetteremo trepidanti sulle polverose strade dell'Adriatico in attesa di vederlo sfrecciare nuovamente insieme ad Umby con la loro Skoda Fabia...S2000 o R5 che sia.





 







 

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