Per sgranchirci un po' ed iniziare a pensare alla stagione rallystica 2016 di casa nostra che metodi conoscete? Secondo noi una buona intervista è quello che serve. Oggi è nostro graditissimo ospite Michele Tassone, vincitore del CIR Junior e del trofeo R2 nella stagione 2015 con il Peugeot Rally Junior Team. Ecco cosa ha risposto alle nostre consuete dieci domande.
1- Innanzitutto la classica domanda di rito: quando hai capito che la tua strada sarebbe stata quella del pilota di rally?
M - Il rally è cresciuto dentro me fin da bambino. Mio padre prima che nascessi correva e poi ha ricominciato nel 2003 circa. Io sono cresciuto guardando le video cassette di una volta e poi quando ha ri-iniziato a correre lo seguivo sempre e dappertutto.
2- Come vedi il CIR dal punto di vista dei giovani? E' un campionato in cui si può crescere? Un giovane è sufficientemente supportato?
M - Il cir per i giovani è molto interessante grazie ai trofei, manca però un seguito dalla r2 in poi….. manca quasi la categoria perche le r3 ormai sono a livello delle r2 e passare direttamente alla r5 non è semplice.
3- Qual'è stata la tua prima gara su terra e quali sono state le prime sensazioni su questo fondo?
M - La mia prima gara su terra è stata la Ronde della Val d’Orcia su 106 a6, era la mia terza gara della vita. E' stata un'esperienza bellissima, divertente. La terra è molto piu di istinto rispetto all’asfalto, ci vuole molta sensibilita’ ma è davvero bella.
4- Come giudichi il fondo compatto e liscio che si trova nelle prove dell'Adriatico? Quali difficoltà crea nello scegliere il giusto setup della vettura?
M - L’adriatico ha una terra particolare, sembra quasi asfalto. Per l’assetto bisogna avere molta motricita’ e una macchina abbastanza ferma al posteriore per evitare di perder tempo nel veloce.
5- Hai guidato molte auto diverse tra loro, dalla R2 alla R5 passando per R3C e R3T. Quale ha un posto speciale nei tuoi ricordi e perchè?
M - Anche R1, N3 e A6….. sicuramente la 208R2 ha un posto speciale perchè mi ha portato a vincere il mio ( spero primo) titolo italiano.
6- Delle auto del passato ce n'è una in particolare che avresti voluto provare e perché?
M - Beh la s4 perche è la regina…. Ma mi piacerebbe molto portare in gara una volta il bmw M3 e30...
7- Cosa significa per un pilota come te il WRC? Cosa rappresenterebbe arrivare a correre in un campionato del genere?
M - Rappresenta sicuramente la speranza di un giorno o l’altro parteciparvi ad una gara almeno…
8- La passata stagione nel Peugeot Rally Junior Team è stata ricca di soddisfazioni con battaglie serrate per il primato nel junior e nell’R2. E’ andato tutto come vi eravate prefissati?
M - Non eravamo sicuri, non ci aspettavamo di esser subito abbastanza competitivi e poi riuscire anche ad amministrare situazioni non semplici. Avevamo tutto per fare bene ma anche tutte le pressioni possibili per uno junior.
9- Per quanto riguarda il 2016? Hai già dei programmi definiti?
M - Purtroppo definitivi no, stiamo cercando di concludere il prima possibile, è molto più difficile la parte prima del campionato che poi fare le gare.
10- Come giudichi le prove delle nostre zone, in particolare quelle dell’Adriatico? Esaltano le qualità di voi piloti?
M - Sono molto particolari e quindi non sempre esaltano a pieno le qualità. Sono veloci e con un fondo molto duro, a me piacciono davvero molto…speriamo di passarci in fututo con una 4x4 che su terra deve esser davvero uno spettacolo!
Ringraziamo Michele per averci concesso del tempo ed aver risposto alle nostre domande. Gli auguriamo una stagione rallystica al top in attesa di vederlo sfrecciare ancora una volta sulle PS di casa nostra e non solo.
M - Il rally è cresciuto dentro me fin da bambino. Mio padre prima che nascessi correva e poi ha ricominciato nel 2003 circa. Io sono cresciuto guardando le video cassette di una volta e poi quando ha ri-iniziato a correre lo seguivo sempre e dappertutto.
2- Come vedi il CIR dal punto di vista dei giovani? E' un campionato in cui si può crescere? Un giovane è sufficientemente supportato?
M - Il cir per i giovani è molto interessante grazie ai trofei, manca però un seguito dalla r2 in poi….. manca quasi la categoria perche le r3 ormai sono a livello delle r2 e passare direttamente alla r5 non è semplice.
3- Qual'è stata la tua prima gara su terra e quali sono state le prime sensazioni su questo fondo?
M - La mia prima gara su terra è stata la Ronde della Val d’Orcia su 106 a6, era la mia terza gara della vita. E' stata un'esperienza bellissima, divertente. La terra è molto piu di istinto rispetto all’asfalto, ci vuole molta sensibilita’ ma è davvero bella.
4- Come giudichi il fondo compatto e liscio che si trova nelle prove dell'Adriatico? Quali difficoltà crea nello scegliere il giusto setup della vettura?
M - L’adriatico ha una terra particolare, sembra quasi asfalto. Per l’assetto bisogna avere molta motricita’ e una macchina abbastanza ferma al posteriore per evitare di perder tempo nel veloce.
5- Hai guidato molte auto diverse tra loro, dalla R2 alla R5 passando per R3C e R3T. Quale ha un posto speciale nei tuoi ricordi e perchè?
M - Anche R1, N3 e A6….. sicuramente la 208R2 ha un posto speciale perchè mi ha portato a vincere il mio ( spero primo) titolo italiano.
6- Delle auto del passato ce n'è una in particolare che avresti voluto provare e perché?
M - Beh la s4 perche è la regina…. Ma mi piacerebbe molto portare in gara una volta il bmw M3 e30...
7- Cosa significa per un pilota come te il WRC? Cosa rappresenterebbe arrivare a correre in un campionato del genere?
M - Rappresenta sicuramente la speranza di un giorno o l’altro parteciparvi ad una gara almeno…
8- La passata stagione nel Peugeot Rally Junior Team è stata ricca di soddisfazioni con battaglie serrate per il primato nel junior e nell’R2. E’ andato tutto come vi eravate prefissati?
M - Non eravamo sicuri, non ci aspettavamo di esser subito abbastanza competitivi e poi riuscire anche ad amministrare situazioni non semplici. Avevamo tutto per fare bene ma anche tutte le pressioni possibili per uno junior.
9- Per quanto riguarda il 2016? Hai già dei programmi definiti?
M - Purtroppo definitivi no, stiamo cercando di concludere il prima possibile, è molto più difficile la parte prima del campionato che poi fare le gare.
10- Come giudichi le prove delle nostre zone, in particolare quelle dell’Adriatico? Esaltano le qualità di voi piloti?
M - Sono molto particolari e quindi non sempre esaltano a pieno le qualità. Sono veloci e con un fondo molto duro, a me piacciono davvero molto…speriamo di passarci in fututo con una 4x4 che su terra deve esser davvero uno spettacolo!
Ringraziamo Michele per averci concesso del tempo ed aver risposto alle nostre domande. Gli auguriamo una stagione rallystica al top in attesa di vederlo sfrecciare ancora una volta sulle PS di casa nostra e non solo.
Grazie grazie mille! Mi ha fatto davvero piacere......
RispondiEliminaGrazie a te Michele per la disponibilità. A presto!
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